I primi 4 giorni del viaggio on the road nel Queensland li ho descritti in questo articolo, partendo da Gold Coast sono giunto ad Airlie Beach, la porta d’accesso alla Grande Barriera Corallina. Proseguiamo il racconto dell’itinerario con la parte Nord del meraviglioso Queensland!
Day 5: Airlie Beach & Whitsundays islands
- Dove dormire: Civic Guesthouse a Townsville, 25€ circa (ostello)
- Distanza percorsa: 280km, 3h circa
- Che vedere: Whitsundays Islands, Whitehaven Beach, Heart Reef
Whitsundays islands & Great Barrier Reef
Il quinto giorno del mio viaggio nel Queensland è stato davvero indimenticabile, dedicato alla scoperta delle incredibili Isole Whitsundays e della maestosa Grande Barriera Corallina. Ho avuto l’opportunità di vivere un’esperienza unica che mi ha portato sia sull’acqua che nell’aria, regalandomi panorami mozzafiato ed emozioni senza pari.
Partendo dal piccolo aeroporto di Airlie Beach ho partecipato a questo tour organizzato con la compagnia Ocean Rafting che vale davvero ogni centesimo speso. Mi sono imbarcato su volo panoramico di 60 minuti sulle Isole Whitsundays e sulla Great Barrier Reef. Durante il volo ho avuto la possibilità di ammirare luoghi mozzafiato come il famoso Heart Reef, il corallo a forma di cuore, e la famosa Whitehaven Beach, godendo delle migliori viste panoramiche delle Whitsundays.
Whitehaven Beach
Dopo questa straordinaria esperienza aerea, il viaggio è proseguito a bordo della barca che ci ha portato prima a fare snorkeling sulla Grande Barriera Corallina e poi sulla spiaggia di Whitehaven beach, la spiaggia più bella del mondo a detta di tante classifiche.
Durante lo snorkeling si ha l’opportunità di ammirare i coralli della Reef e la loro varietà di colori oltre che a migliaia di specie di pesci tropicali e tartarughe marine giganti. Inoltre, durante il periodo che va da Aprile a Ottobre, si può nuotare in totale sicurezza vista l’assenza delle pericolose meduse australiane, in questo articolo tutte le info a riguardo e su quando andare in Australia.
Dopo lo snorkeling siamo approdati su Whitehaven beach, famosa per la sua sabbia bianca composta al 99% da cristalli di silice.
La bellezza di Whitehaven Beach è accentuata dal fatto che il suo paesaggio cambia con le maree e le correnti. Ogni giorno la spiaggia è diversa dal giorno precedente.
L’acqua intorno alla spiaggia è talmente chiara che crea un effetto visivo unico, facendo sembrare che la sabbia cambi colore a seconda delle condizioni del mare.
Inoltre, la forma curva della spiaggia, lunga oltre 7 chilometri, contribuisce a creare uno spettacolo naturale sorprendente e in continua evoluzione.
Arrivato all’estremità settentrionale di Whitehaven Beach, abbiamo proseguito con una passeggiata guidata nel bush fino allo spettacolare Hill Inlet Lookout. Da lì, ho potuto immortalare le meravigliose sabbie silicee e l’acqua cristallina di Whitehaven. Dopo un’ora circa di navigazione abbiamo fatto ritorno ad Airlie Beach e, dopo una pausa caffè+tramonto, sono ripartito alla volta di Townsville, guidando per 3h in direzione nord.
Questa giornata intensa e ricca di avventure mi ha offerto un’esperienza mozzafiato creandomi ricordi che dureranno per tutta la vita. È stata un’esperienza indimenticabile di esplorazione, avventura e bellezza naturale senza pari.
Day 6: Magnetic Island
- Dove dormire: Civic Guesthouse a Townsville, 25€ circa (ostello)
- Distanza percorsa: 20km in scooter dentro Magnetic Island
- Che vedere: Forts Walking Track, Rock Wallabies, Florence Bay, Arthur Bay, Horseshoe bay, Cockle Bay
La mattina del sesto giorno mi sono svegliato come al solito all’alba e mi sono recato all’imbarco dei traghetti di Townsville per raggiungere Magnetic Island, un paradiso terrestre.
Il traghetto ha un costo di 20€ andata e ritorno e raggiunge Magnetic Island in 45 minuti circa. Non occorre riservare il biglietto in anticipo (anche se si può comunque fare), gli orari di partenza giornalieri sono consultabili a questa pagina. Sconsiglio di imbarcare la propria auto in quanto ha un costo notelvolmente maggiore (160€ circa) ed è estremamente inefficiente girare l’isola in auto.
Ho preso il traghetto alle ore 7 e sono giunto poco prima delle 8 a destinazione armato di maschera, tubo e scarpe da trekking nello zaino.
Come muoversi a Magnetic Island
Il modo migliore per muoversi sull’isola è noleggiare uno scooter oppure utilizzare i bus presenti sull’isola. Le distanze sono molto piccole e tutta la parte ovest dell’isola è inaccessibile ai mezzi a motore. Io ho noleggiato uno scooter al costo di 25€ per l’intera giornata presso Road Runner Scooter Hire, che apre alle 8:30 ogni giorno (dunque programmate il traghetto per stare sull’isola considerando questo orario).
Che fare a Magnetic Island
Magnetic Island è un’isola fantastica, arrivando qui si ha la sensazione di fare un viaggio indietro nel tempo. Vediamo le attività da non perdere per godersela al meglio!
Andare alla ricerca di koala al Forts
Al mattino, dopo aver ritirato lo scooter a noleggio, mi sono recato all’ingresso del Forts Walking Track, un sentiero sterrato in leggera salita percorribile in un’oretta. Questo percorso conduce ai resti dei forti militari costruiti durante la Seconda Guerra Mondiale che erano parte del sistema difensivo australiano contro i potenziali attacchi giapponesi. Ci sono inoltre bunker, cannoni e altri resti storici. Ma l’attrazione principale di questo sentiero sono i koala! Infatti bisogna fare attenzione all’osservazione degli alberi per cercare di scorgerli tra un ramo e l’altro, in quanto si mimetizzano bene e molto probabilmente staranno facendo ciò che fanno di solito, dormire!
Cercare i wallabies al Rock Wallabies
I wallabies sono una specie di piccoli marsupiali che abitano principalmente in Australia. A Magnetic Island, ci sono diverse popolazioni di wallabies che vivono nei loro habitat naturali tra le rocce e la vegetazione dell’isola.
Questi adorabili marsupiali, anche chiamati rock wallabies, sono noti per la loro abitudine di arrampicarsi sulle rocce e le scogliere, da cui deriva il loro nome. Avvicinandosi con del cibo adatto a loro (che si trova in qualsiasi mini market dell’isola sotto il nome “wallabies food” e non con altro cibo) si ha l’opportunità di ammirare da vicino questi stupendi animaletti.
Fare snorkeling a Florence Bay e Arthur Bay
Una volta giunti al Fort, se si prosegue scendendo verso sinistra si arriva in 50 minuti a Florence Bay mentre se si scende verso destra si giunge ad Arthur Bay, entrambe mete eccellenti per lo snorkeling e per ripararsi sotto gli alberi dal cocente sole subtropicale.
Passeggiare o noleggiare un sup a Horseshoe bay
Horseshoe Bay si trova nel versante nord dell’isola e rappresenta, per me, la spiaggia più bella di Magnetic Island. Questa baia è rinomata per la sua sabbia bianca e fine, le acque cristalline e la sua forma a ferro di cavallo. E’ adatta a lunghe passeggiate essendo lunga 3 km.
Inoltre è un paradiso per gli amanti delle attività acquatiche, con numerose opportunità per fare snorkeling, kayak, paddleboard, jet-ski e sup. Le acque calme e poco profonde della baia la rendono perfetta per nuotare ed esplorare la vita marina.
Ammirare il tramonto da Cockle Bay
Magnetic Island è rinomata per i suoi tramonti spettacolari. Con il sole che sprofonda nell’oceano all’orizzonte, il cielo si riempie di sfumature di rosso, arancione e rosa, creando uno spettacolo indimenticabile che vale la pena di ammirare.
Alle 19 ho ripreso il traghetto per tornare a Townsville e dormire nello stesso alloggio in cui ero stato la notte precedente.
Day 7: Wallaman Falls & Cairns
- Dove dormire: Travellers Oasis a Cairns, 20€ circa (ostello)
- Distanza percorsa: 450km, 6h circa
- Che vedere: Wallaman Falls, Mission Beach, Cairns
La mattina ho percorso in 2h i circa 160km che dividono Townsville dalle Wallaman Falls.
Le Wallaman Falls sono le cascate a singolo salto più alte e permanenti dell’Australia, fanno parte dell’Area Patrimonio Mondiale delle Foreste Pluviali Tropicali, che ospita alcune delle foreste pluviali più antiche della terra e molte piante e animali in via di estinzione.
Il sentiero principale da percorrere è il Djyinda walk, di 3 km circa, percorribile in meno di 2 ore. Le rocce scure e scolpite che circondano le cascate creano un contrasto affascinante con il verde intenso della foresta pluviale, inoltre lungo il percorso è possibile avvistare una vasta varietà di fauna tropicale. Tutte le info riguardanti i sentieri si trovano a questa pagina.
Dopo la mattinata ed il primo pomeriggio passati alle cascate mi sono diretto verso il mio alloggio a Cairns (3,5h di auto), la porta della Daintree Forest, la foresta pluviale più antica del mondo.
PS Volendo, per spezzare il viaggio, si può fare una sosta a Mission Beach, località balneare famosa soprattutto tra i viaggiatori in camper.
Day 8: Daintree Forest, la foresta pluviale più antica del mondo
- Dove dormire: Daintree Crocodylus, 45€ circa, bungalow nella foresta
- Distanza percorsa: 120km circa
- Che vedere: Daintree River, Daintree Forest, Daintree Discovery Centre, Jindalba Boardwalk
La mattina dell’ottavo giorno avevo in programma una escursione in battello nel fiume Daintree River, che avevo prenotato in precedenza.
L’obiettivo principale è l’avvistamento dei coccodrilli, in particolare dei Saltwater Crocodile, la specie di coccodrillo più pericolosa al mondo. Ciò che li distingue dagli altri coccodrilli è la loro capacità di vivere anche nelle acque salate dell’Oceano. Sono estremamente versatili nella scelta del cibo, essendo al vertice della catena alimentare e predatori temibili di qualsiasi essere vivente. Anche se possono sopravvivere settimane senza cibo, sono noti per rimanere in agguato per giorni in attesa di una preda in posizione vulnerabile, pronti a catturarla.
Oltre ai coccodrilli, abbiamo avvistato anche serpenti e una marea di uccelli, tra cui il famoso Martin Pescatore Australiano, Forest Kingfisher.
Grazie a questo giro in battello sul Daintree River e alla precisione delle spiegazioni della guida, ho avuto una panoramica perfetta sulle peculiarità delle condizioni della vita in questa area incredibile dell’Australia. L’escursione ha una durata di un’ora e un costo di 20€. Ci sono 6 escursioni giornaliere e consiglio vivamente di prenotare in anticipo in quanto i posti si esauriscono facilmente. Le info sugli orari e le prenotazioni le trovate qui.
Dopo questa esperienza incredibile, per proseguire verso nord a Cape Tribulation, nel cuore della Daintree Forest, bisogna attraversare il fiume a bordo di una chiatta dove si imbarca l’auto. Questa qui sotto, il Ferry Crossing.
Il costo per attraversare è di 25€ circa andata e ritorno, il biglietto va conservato.
Le strade sono strettissime e si immergono completamente nella foresta pluviale, guidare qui è davvero emozionante. Ci sono alcuni viewpoint dai quali si ha una visuale stupenda dell’ambiente sottostante.
Successivamente, per esplorare la foresta pluviale, ho percorso due sentieri di 40 minuti circa:
- Jindalba Boardwalk, al Daintree Discovery Centre
- Dubuji Boardwalk a Cape Tribulation, 30 minuti di auto dal Discovery Centre
Durante la passeggiata al Dubuji Boardwalk, ho avuto la fortuna (enorme) di incontrare due casuari (sono animali in via d’estinzione). Il casuario è noto per la sua impressionante altezza e per il piumaggio nero. Il suo aspetto più caratteristico è rappresentato dalla testa e dal collo nudi e colorati di blu e viola con un osso a forma di casco sulla sommità della testa. Questa caratteristica li rende unici tra gli uccelli. Possono raggiungere un’altezza di oltre due metri e pesare fino a 70 chilogrammi.
I casuari abitano le fitte foreste pluviali del nord dell’Australia e della Papua Nuova Guinea. Preferiscono le aree boschive dense e umide, dove possono trovare rifugio tra la fitta vegetazione e cercare cibo nel sottobosco.
I casuari sono uccelli timidi e riservati, che tendono a evitare il contatto con gli esseri umani. Tuttavia, possono diventare aggressivi se si sentono minacciati o se si trovano in situazioni di stress. La loro potente forza e il loro becco affilato possono infliggere ferite gravi.
Dopo questo stupendo incontro mi sono diretto sulla spiaggia di Cape Tribulation, a pochi metri dal Dubuji Boardwalk.
L’atmosfera che si respirava era meravigliosa, ovviamente bisogna prestare attenzione a non avvicinarsi a meno di 5 metri dalla riva per la presenza dei coccodrilli citati sopra. I cartelli che ce lo ricordano, sono presenti ovunque.
Ho visto il tramonto da questa spiaggia fantastica e poi mi sono recato presso il bungalow dove avrei passato la notte nella foresta, il Daintree Crocodylus. Costo 45€ a notte.
Una notte nel mezzo della foresta è un’esperienza incredibile, i bungalow sono dotati di zanzariere e non c’è corrente elettrica al loro interno. E’ un’esperienza wild nel vero senso della parola ma totalmente in sicurezza.
Ogni sera, la struttura organizza al costo di 20€, un’escursione guidata nella giungla alla ricerca della fauna e, anche se ero stanchissimo, non ho potuto non apprezzare ogni dettaglio delle spiegazioni ricevute. Non avevo mai visto un ragno lupo…
Day 9: Great Barrier Reef nel North Queensland
- Dove dormire: Dougies Backpackers Resort a Port Douglas, 25€ circa (ostello)
- Distanza percorsa: 90km, 2h circa
- Che vedere: Cape Tribulation, Mossman Gorge, Port Douglas
Il nono giorno avevo in programma la mattina lo snorkeling sulla Barriera Corallina a Cape Tribulation con la compagnia Ocean Safari, prenotato da qui al costo di 110€. Il punto di incontro è il Turtle Rock Cafe, dove gli hamburger di pesce non sono niente male. Con una imbarcazione veloce, si arriva in un’oretta a destinazione, al largo della Great Barrier Reef.
Durante l’esperienza si possono ammirare i coralli, le tartarughe marine e una miriade di pesci colorati. Ricordo che il periodo migliore per visitare questa parte di Australia va da Aprile a Ottobre sia perchè corrisponde alla stagione secca e sia perchè l’Oceano non è infestato dalle letali Box Jellyfish o Marine Stingers, particolari tipi di meduse. Come sempre ci sono i cartelli promemoria…
Meritano una menzione anche le bellissime spiagge di Thornton Bay e Cow Bay Beach, sempre nella zona Daintree-Cape Tribulation. Ci ho dedicato una visita a entrambe.
Dopo la mattina nei fondali dell’Oceano, mi sono diretto verso Mossman Gorge, riprendendo la chiatta che permette di attraversare il Daintree River, questa volta direzione sud. E’ una gola dove scorre il fiume Mossman. Ci sono vari sentieri percorribili nella foresta, della durata variabile, io ho scelto quello completo, il Rainforest Circuit Track, lungo circa 2km.
La sera mi sono diretto verso il mio ostello a Port Douglas, famosa per la lunghissima spiaggia Four Mile Beach.
Day 10: Ritorno a Cairns e volo per Ayers Rock (via Adelaide)
La mattina successiva ho goduto della mia ultima alba nel Queensland prima di dirigermi verso Cairns, a un’ora di strada.
Cairns è famosa per le piscine pubbliche che si trovano sul lungomare come la Esplanade Lagoon, la più famosa e la più bella. Infatti, a causa della pericolosità delle acque di questa parte dell’Australia, l’unico modo per rinfrescarsi è fare un bagno nelle piscine sul lungomare che sono, ripeto, davvero spettacolari!
Dopo aver passato la mattinata esplorando Cairns ho riconsegnato l’auto a noleggio all’ufficio Jucy (qui l’articolo su come noleggiare un’auto in Australia). La compagnia offre una navetta gratutita che ti accompagna all’aeroporto, da dove ho preso un volo per Adelaide, la capitale del South Australia.
- Tutti gli articoli sui viaggi in Oceania, a questo link.
- Qui trovate la prima parte del viaggio nel Queensland.
- Quando andare in Australia.
- Come organizzare un viaggio low cost in Australia.
- Come organizzare un viaggio nell’Outback.
- Che fare nell’Outback e ad Alice Springs
Assicurazione Viaggio nel Queensland, Australia
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