L’ubicazione delle Hawaii nell’Oceano Pacifico le collocano nella zona tropicale, caratterizzata da temperature miti e costanti e piogge brevi e frequenti. Vediamo quando andare alle Hawaii in relazione al clima che caratterizza queste meravigliose isole.
In questo arcipelago sono rappresentate ben 10 delle 14 fasce climatiche mondiali, nel dettaglio:
L’anno solare alle Hawaii può essere suddiviso in due stagioni principali: la stagione tropicale più piovosa (da Novembre ad Aprile) e la stagione tropicale piu’ secca. Tuttavia, persino durante i mesi estivi, è frequente assistere a precipitazioni multiple e intense, spesso seguite da rapido smaltimento. Questa particolarità può risultare sorprendente, ma l’ho subito apprezzata. Ciò detto, nonostante la vicinanza geografica, le diverse isole presentano notevoli variazioni climatiche su brevi distanze chilometriche.
In linea generale, i mesi di Maggio e Giugno rappresentano il periodo ideale per visitare queste isole, benché siano visitabili in modo piacevole durante tutto l’anno.
Qui sotto, due foto scattate nello stesso parco nazionale (National park Haleakala a Maui), che mostrano la differenza abissale di fasce climatiche. I due luoghi si trovano a circa 50km di distanza.
Il clima alle Hawaii:
Maui
A causa delle direzioni prevalenti dei venti e della presenza del vulcano Haleakala, la maggior parte delle piogge si concentra sulle coste rivolte a nord o nord-est, mentre le aree a sud e sud-ovest rimangono relativamente più asciutte. Queste variazioni di piovosità hanno un impatto significativo sulla diversità del paesaggio. L’altitudine, oltre ai venti, contribuisce alla definizione dei microclimi. Ho avuto l’opportunità di esplorare paesaggi diversificati: dal deserto arido simile a un paesaggio lunare con cactus ed erba secca a Wailea (sud-ovest di Maui), alle fitte giungle tropicali e alle foreste di bambù lungo il sentiero Pipiwai (zona sud di Maui), fino alle pendici del vulcano Haleakala, dove ho sperimentato temperature fredde e aria secca tipiche del clima temperato freddo secco.
Foresta di bambu’, Road to Hana, MauiPaesaggio lunare, cima vulcano Haleakala, MauiForesta pluviale, Iao valley, Maui
Big Island
Le aree costiere tendono ad avere temperature più calde e umide, mentre le aree più elevate, come il Mauna Kea e il Mauna Loa, possono essere più fresche e possono anche sperimentare occasionali nevicate durante l’inverno. Quando ho scalato il Mauna Kea, a fine Giugno, la temperatura era di 0 gradi sulla cima. Inoltre è uno dei luoghi più importanti al mondo per l’osservazione astronomica grazie alla sua altitudine elevata, all’aria pulita e alla mancanza di inquinamento luminoso. In virtu’ di questo, la cima ospita diversi osservatori astronomici di fama mondiale, l’Osservatorio Keck e l’Osservatorio Subaru.
Le precipitazioni variano anche in base alla posizione geografica. Le aree orientali dell’isola, come Hilo, tendono ad essere più piovose a causa dei venti dominanti che portano umidità dall’oceano. Le aree occidentali, come Kona, sono generalmente più secche e soleggiate a causa dell’effetto di ombra pluviometrica causato dalle montagne.
Cima Mauna Kea, “sopra le nuvole”, Big IslandGreen Sand Beach, clima secco, Big Island
O’ahu
L’isola di O’ahu, in cui si trova la capitale Honolulu ed ha il maggior numero di abitanti (1 milione circa), presenta 5 microclimi differenti:
Microclima costiero: Le regioni costiere dell’isola, come Honolulu, tendono ad avere temperature più moderate grazie all’influenza regolatrice dell’oceano. I venti alisei portano aria fresca, mantenendo le temperature relativamente stabili e piacevoli durante tutto l’anno.
Microclima montano: Le zone montane, come le Waianae e le Koolau, possono sperimentare temperature più fresche e una maggiore quantità di precipitazioni rispetto alle aree costiere. L’umidità portata dai venti alisei può essere costretta a salire quando incontra le montagne, causando precipitazioni abbondanti su alcuni versanti delle montagne.
Microclima dell’ombra pluviometrica: Simile all’ombra pluviometrica sull’isola di Big Island, alcune aree montane dell’isola di O’ahu, come le Koolau, possono causare un effetto di ombra pluviometrica. L’umidità portata dai venti si solleva quando incontra queste montagne, causando precipitazioni abbondanti sul lato a monte e lasciando meno piogge sul lato a valle.
Microclima delle valli: Le valli all’interno dell’isola possono avere condizioni climatiche uniche. A causa della topografia e della copertura vegetale, le valli possono trattenere l’umidità e avere temperature leggermente diverse rispetto alle zone circostanti.
Microclima urbano: Le aree densamente popolate, come Honolulu, possono sperimentare un microclima urbano a causa dell’effetto termico delle aree costruite e dell’asfalto. Questo può portare a temperature leggermente più alte nelle aree urbane rispetto alle zone circostanti meno sviluppate.
Microclima delle valli, O’ahuHonolulu, O’ahuMicroclima dell’ombra pluviometrica, O’ahu
Come vestirsi alle Hawaii
Alle Hawaii abiti leggeri e traspiranti come cotone e lino sono perfetti per affrontare il caldo e l’umidità. Necessari sono il costume da bagno e abbigliamento da mare inclusivi di attrezzatura per snorkeling e scarpe da scoglio (io uso quelle della Subea prese da Decathlon)
Indispensabili sono cappelli, occhiali da sole e crema solare. Da non dimenticare le scarpe da trekking estive per i vari percorsi nelle foreste pluviali e sui vulcani (io ho le Merrell Moab 3).
Felpa, k-way e calzamaglia sono fondamentali poi sulle vette più alte come il Mauna Kea e l’Haleakala, dove la temperatura può scendere sotto lo zero.
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Bravo, fantastico !!!