In questo articolo abbiamo visto “Come Organizzare un Viaggio nell’Outback Australiano“, ora vediamo le attività assolutamente imprescindibili in questa zona così remota della Terra. Che fare nell’Outback?
Uluru (Ayers Rock)
Uluru, conosciuto anche come Ayers Rock, è un monolito maestoso e imponente nel cuore dell’Outback australiano, una delle meraviglie naturali più incredibili del mondo. Consiste in un massiccio di arenaria rossa che si erge dalle pianure, dominando il paesaggio con la sua imponenza. Le sue pareti verticali si alzano per circa 348 metri con una lunghezza di circa 3,6 km e una larghezza di 2 km. La sua superficie è segnata da crepe, fenditure e sculture naturali che si sono formate nel corso di milioni di anni di erosione causata dal vento e dall’acqua.
Visitare Uluru è un’esperienza unica e indimenticabile, molti si recano qui per ammirare l’alba o il tramonto, quando i colori del cielo si mescolano con la tonalità mutevoli del monolito creando uno spettacolo visivo che toglie il fiato. E’ possibile anche esplorare Uluru da vicino, seguendo i sentieri escursionistici che circondano il monolito. Ricordo che è irrispettoso scalare la montagna, nei confronti delle popolazioni aborigene che la venerano.
Visitare Uluru non è solo una questione di paesaggi spettacolari, è anche un’opportunità per immergersi nella ricca storia e cultura aborigena che permea questa terra. Le comunità Anangu, gli aborigeni Pitjantjatjara e Yankunytjatjara, considerano Uluru un luogo sacro e sacro. Nel Visitor Centre si trovano numerose spiegazioni a riguardo.
Per visitare Uluru ho scelto questa attività, che include il prelievo e il ritorno da/a Alice Springs, la guida, la visita al Kata Tjuta e il barbecue al tramonto con vista su Uluru. La visita conviene prenotarla in anticipo, per non rischiare di non trovare spazio (soprattutto durante l’inverno Australe, il periodo migliore per visitare l’Outback).
Tuttavia sono numerose le compagnie che organizzazioni escursioni in giornata ad Uluru.
Kata Tjuta
Kata Tjuta, noto anche come The Olgas, è un complesso di formazioni rocciose situato a circa mezz’ora da Uluru, nel cuore del Red Centre dell’Australia. E’ composto da circa 36 massicci di monoliti, ognuno con forme uniche. Per millenni, sono stati luoghi di cerimonie, rituali e leggende tramandate da generazione in generazione, testimoniando la profonda connessione del popolo Anangu con la terra e il paesaggio che li circonda.
E’ possibile percorrere un sentiero di mezz’ora che porta tra i monoliti, unico problema le innumerevoli mosche presenti. Molti optano per comprare i fly nets, delle specie di zanzariere indossabili, io ho scelto di non comprarne in quanto le avrete comunque sempre appiccicate sopra!
West MacDonnell Ranges National Park
Il Parco Nazionale delle West MacDonnell Ranges è una regione montuosa nel cuore dell’Outback. I paesaggi sono caratterizzati da catene montuose, valli, gole profonde e laghi naturali, il tutto immerso in una bellezza naturale selvaggia e incontaminata.
Le West MacDonnell Ranges si estendono su oltre 160 chilometri e sono punteggiate da formazioni rocciose antiche, caratterizzate da colori vividi e forme uniche create da milioni di anni di erosione naturale. Le pareti verticali delle gole e delle valli sono state scolpite anch’esse dal vento e dall’acqua nel corso dei millenni.
Per visitare queste bellezze naturali uniche, ho prenotato questa escursione con Emu Run, con partenza la mattina intorno alle 8 e ritorno la sera alle 17 che straconsiglio per competenza e puntualità.
I punti salienti dell’attività a cui ho preso parte includono:
- Simpson Gap: una bellissima area naturale con passeggiate panoramiche e la possibilità di avvistare i wallaby di roccia.
- Pitture di Ocra: un sito storico dove è possibile ammirare antiche pitture aborigene sulla roccia.
- Ormiston Gorge: una gola con acque cristalline ideali per fare il bagno o semplicemente ammirare la bellezza naturale.
- Glen Helen: un luogo incantevole per una pausa pranzo panoramica, con una vista mozzafiato su Mount Sonder.
- Ellery Creek Big Hole: un laghetto immerso nella natura, perfetto per rinfrescarsi e godersi la tranquillità.
Che vedere ad Alice Springs
Nell’articolo correlato su come organizzare un viaggio nell’Outback, abbiamo visto che conviene dormire ad Alice Springs per usarla come base per i nostri spostamenti in questa terra remota. Vediamo ora cosa non perdere in questa cittadina nel deserto.
Telegraph Station
ll Telegraph Station Historical Reserve è un sito storico significativo situato a circa 4 chilometri a nord-est di Alice Springs. Fu fondato nel 1872 come stazione di riposo per i lavoratori che costruivano la linea telegrafica transaustraliana, una delle più lunghe del mondo all’epoca che collegava Adelaide a Darwin, fornendo una vitale connessione di comunicazione tra il sud e il nord dell’Australia.
Il Telegraph Station ha svolto un ruolo cruciale nella storia dell’Australia, facilitando la comunicazione tra le comunità remote dell’Outback e il resto del mondo. È considerato uno dei siti storici più importanti del Northern Territory e testimonia l’importanza della telegrafia nell’aprire l’Australia centrale all’esplorazione e allo sviluppo.
Visitando il Telegraph Station, al costo di 16$, si ha l’opportunità di esplorare gli edifici storici restaurati, inclusi il telegrafo originale, la residenza del sovrintendente, la stazione di polizia e altre strutture. Attraverso mostre interattive, esposizioni fotografiche e pannelli informativi, si conoscerà la storia del telegrafo e sulla vita dei pionieri che vi abitavano. La stazione è aperta tutti i giorni dalle 9 alle 17.
Il sito offre anche una serie di percorsi e sentieri panoramici che permettono di esplorare la campagna circostante lungo il fiume Todd, attraverso la vegetazione naturale del bush australiano e ammirare il paesaggio desertico. Io ho noleggiato una bici presso il mio ostello e ho esplorato sia il Telegraph Station che i suoi dintorni mentre suonava la mitica Telegraph Road dei Dire Straits in sottofondo, un’atmosfera davvero magica!
Vedere il tramonto da Anzac Hill
Anzac Hill è il punto più suggestivo di Alice Springs, nel cuore dell’Outback. E’ raggiungibile in 15 minuti dalla strada principale della città e, quando il sole inizia il suo lento viaggio verso l’orizzonte, tutto intorno sembra fermarsi per osservare lo spettacolo delle sfumature arancione scuro!
Le ombre si allungano lungo il terreno, mentre il calore del giorno inizia a cedere il passo a una fresca brezza serale.
Man mano che il sole scende sempre più, il cielo adotta sfumature di rosa, viola e oro che dipingono il paesaggio. È un momento di pace e riflessione, un’occasione per rallentare e apprezzare la bellezza del mondo che ci circonda.
È un tramonto che mi rimarrà impresso nella mente e nel cuore, come a chiunque abbia avuto la fortuna di viverlo.
Data la grande escursione termica tra le ore diurne e le notturne è indispensabile portare una felpa e un pantalone lungo. Le temperature possono passare dai 30 ai 10 gradi in pochissimi minuti. A questo link l’articolo sul clima in Australia e sul periodo migliore per visitarla.
Todd Mall
Todd Mall è la via principale di Alice Springs, miscela affascinante di colori, suoni e profumi che catturano l’attenzione.
I negozi, dalle boutique di piccoli manufatti aborigeni alle gallerie d’arte aborigena, riflettono la vivace creatività della comunità locale (qui ho parlato degli aborigeni). C’è anche un centro commerciale, Yeperenye Shopping Centre, dove ripararsi eventualmente dal cocente sole del deserto.
Tra i locali da non perdere, c’è l’Epilogue Lounge & Rooftop Bar, il miglior posto dove mangiare qualcosa ad Alice Springs, oltre ad essere l’unico locale aperto la sera dove godersi un pò di musica live. E’ aperto tutti i giorni, tranne la Domenica, fino alle 23, una rarità per l’Outback australiano!
Fiume Todd
Probabilmente vi porrete la domanda che mi sono posto io: ma dove si trova questo fiume? La risposta è che si tratta di un dry river, un fiume secco! Infatti il 95% del tempo non vi si trova acqua sul suo letto. Quando raramente scorre, trasporta un pesante carico di sedimenti raccolti dalle terre di pascolo intorno alla tenuta di Bond Springs, il che conferisce alle sue acque un colore marrone cioccolato e le rende completamente opache.
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