Che fare a Zanzibar? Zanzibar è rinomata per le sue belle spiagge, le acque cristalline dell’Oceano Indiano, i siti di immersione subacquea e di snorkeling e la sua ricca cultura. Grazie a queste caratteristiche, l’isola è diventata una destinazione turistica popolare, molti visitatori scelgono di soggiornare in resort e hotel lungo le sue coste.

Tuttavia, Zanzibar offre molto di più oltre ai resort. L’isola ha una cultura unica, con una miscela di influenze africane, arabe, indiane e europee. Si possono esplorare le città storiche come Stone Town, che è Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, scoprire le stradine tortuose e accidentate tipiche dell’isola, le moschee, le scuole, i villaggi ed i mercati locali.

Durante il nostro viaggio a Zanzibar abbiamo confermato che il modo migliore per esplorare Zanzibar fosse quello di noleggiare un auto per scoprirne la vera essenza con un viaggio on the road (vedere sotto la sezione “Come muoversi a Zanzibar”).

L’itinerario perfetto nell’isola di Zanzibar non può prescindere dalla visita di:

Stone Town

Stone Town, la capitale storica dell’isola, nonchè città natale di Freddy Mercury, presenta un’architettura unica, inclusi i tradizionali portoni di legno intagliato. Da non perdere il Mercato notturno di Forodhani Gardens dove assaggiare il cibo di strada zanzibarino.

Prison Island & le tartarughe giganti

Da Stone Town partono ogni giorno delle escursioni in barca per Prison Island, conosciuta per le tartarughe giganti e la barriera corallina da esplorare con maschera e tubo. Noi in 3 abbiamo pagato 18$ a testa, ricordo che il prezzo va SEMPRE contrattato.

Inizialmente, l’isola doveva essere utilizzata come prigione per criminali, ma questo scopo non fu mai completamente realizzato. Durante il periodo coloniale britannico, fu utilizzata principalmente come luogo di quarantena per persone con malattie contagiose, come la lebbra.

Vedere il tramonto a Nungwi

La parte nord dell’isola è conosciuta per i suoi tramonti spettacolari da ammirare sulla riva di spiaggie di sabbia bianchissima. Da non perdere.

Mnemba island, l’isola di Bill Gates

Sempre a nord, dalla spiaggia di Muyuni partono delle imbarcazioni verso i dintorni dell’isola data in concessione a Bill Gates, Mnemba island. Questa parte di Oceano Indiano è famosa per i delfini che la popolano, per le acque cristalline e per le maree che creano vere e proprie isole temporanee nel mezzo dell’Oceano. Ricordo che non è possibile approdare sull’isola direttamente essendo un’isola privata e di fare attenzione durante lo snorkeling in quanto i guidatori delle imbarcazioni hanno poco rispetto della vita altrui per usare un eufemismo. Anche qui occorre contrattare il costo, un prezzo onesto non supera i 20$ a testa.

Ammirare l’alba a Mtende beach

Se il tramonto al nord è un must di Zanzibar, lo è anche l’alba a sud. Noi, essendo atterrati alle 3 di notte, ne abbiamo approfittato per iniziare il viaggio a Zanzibar proprio in questo modo, con una stupenda alba sull’Oceano Indiano a Mtende beach.

Visitare villaggi locali

Per arrivare a Mtende beach si passa necessariamente dal villaggio di Mtende, che consiglio di non perdere essendo molto caratteristico. Nel villaggio è presente anche un baobab di 600 anni, il più antico dell’isola. Così come Mtende, ci sono tantissimi villaggi che vale la pena visitare come Mvuleni (a nord vicino Nungwi) e Unguja a sud.

Visitare scuole locali

Comprendere il sistema educativo locale e le sfide affrontate quotidianamente da studenti e insegnanti è stata un’esperienza bellissima, soprattutto considerando le risorse disponibili del posto. Non occorre programmare una visita ma basta fermarsi in prossimità di una scuola e chiedere di poterla visitare, accetterranno molto volontieri la richiesta.

Noi abbiamo visitato la scuola di Kidoti, nel nord dell’isola.

Fukuchani ruins and caves

Le rovine sono dei resti di una casa di corallo del XVI secolo costruita dai portoghesi e affianco ad esse sono presenti delle cave naturali sotto terra che culminano in una sorgente di acqua collegata direttamente all’oceano dove è possibile fare il bagno.

E’ possibile visitarle accompagnati da una guida locale che ci condurrà anche in un villaggio tipico posto su una collina sopra le rovine. Costo di circa 7$ a testa.

Che fare a Zanzibar? Assaggiare cibo locale!

Da non perdere il cibo tipico di Zanzibar, come Pilau (riso speziato e saporito preparato con carne, frutta secca, cipolla e spezie), l’Ugali (porridge a base di farina di mais o farina di miglio, che viene cotta con acqua), Mandazi (frittelle dolci, simili a donuts, spesso preparate con farina, zucchero e cocco grattugiato), cocco da bere direttamente dal frutto e coconut rice (riso cotto nel latte di cocco).

Come arrivare a Zanzibar

Esistono due modi principali per raggiungere Zanzibar dall’Italia:

  1. Volo diretto da Roma o Milano (con la compagnia Neos), questa opzione tende ad essere abbastanza costosa, con prezzi per i voli di andata e ritorno a partire da 1100€. Pertanto, sconsiglio questa scelta.
  2. Volo con scalo dall’Italia: ci sono numerose opzioni disponibili da tutti gli aeroporti principali italiani. Sul motore di ricerca SkyScanner si possono trovare le migliori tariffe. Di solito, i prezzi per i voli di andata e ritorno si aggirano intorno ai 700/800€. Ad esempio, noi abbiamo scelto di volare da Bari a Zanzibar facendo scalo a Istanbul con la Turkish Airlines.

Questo secondo approccio risulta più conveniente per risparmiare sui costi del viaggio.

Come muoversi a Zanzibar

A Zanzibar sono disponibili numerosi taxi, molto spesso non ufficiali che si offriranno di accompagnarvi ovunque. Conviene concordare il prezzo con il conducente prima di partire poiché i taxi non hanno il tassametro. Altro mezzo di trasporto comune sono dei minibus locali chiamati Daladala spesso iper affollati e poco confortevoli.

La maniera più comoda ed economica di muoversi a Zanzibar è noleggiare un auto, perchè permette di risparmiare tempo negli spostamenti e di esplorare a fondo gli angoli più belli e remoti dell’isola in completa autonomia. Se volete scoprire la vera essenza dell’isola e non poltrire nei resort tutto il tempo bisogna NOLEGGIARE UN AUTO.

Noleggio auto a Zanzibar

Noi abbiamo noleggiato con la compagnia Autounion, che consiglio vivamente, al prezzo di 270€ per 4 giorni assicurazione totale inclusa. E’ fondamentale includere l’assicurazione che azzera la nostra responsabilità in caso di danni, in quanto le strade sono disastrate e la guida dei locals è a dir poco naif.

Dove dormire

Dove dormire a Zanzibar? Nella nostra esperienza, avendo esplorato Zanzibar on the road, abbiamo cambiato ogni giorno alloggio in vari punti dell’isola. Tutto sommato, il compromesso migliore credo sia alloggiare a Stone Town per i seguenti motivi:

  • Posizione strategica nell’isola: Stone Town si trova nella fascia centrale di Zanzibar, equidistante dal nord e dal sud dell’isola, circa 1h in macchina.
  • Rapporto qualità-prezzo: i costi degli alloggi sono decisamente più bassi di quelli di Nungwi (dove si trova la maggior parte dei resort all-inclusive) ed il servizio offerto è discreto. Noi abbiamo speso in media 20€ a notte a testa, colazione inclusa.
  • Attrazioni della città: Stone Town offre numerosi mercati, ristoranti, attrazioni storiche ed inoltre una zona di passeggio serale che non si trova in nessun’altra parte dell’isola.

Documenti necessari per Zanzibar

Essendo Zanzibar parte della Tanzania, resta soggetta alle normative statali tanzanesi, per cui rimando a questa sezione dell’articolo “Come organizzare un Safari in Tanzania” dove viene spiegato nel dettaglio l’argomento.

Curiosità: nel 1964, Zanzibar si unì alla Tanzania continentale per formare la Repubblica Unita di Tanzania. Questa unione fu il risultato di una fusione tra Zanzibar, che era uno stato indipendente, e il Tanganica, che era un territorio sotto il controllo britannico. La fusione ha portato alla creazione dell’attuale Tanzania.

Quando andare a Zanzibar

Essendo Zanzibar nella piena fascia climatica tropicale, il clima è caldo e umido tutto l’anno (media tra i 24°C e i 28°C) ma la stagione secca, che va da Giugno a Ottobre, è la migliore per visitare Zanzibar in quanto offre le condizioni meteorologiche più stabili per godere al meglio sia dello snorkeling (poiché l’acqua è chiara e la visibilità è eccellente) e sia delle attività al’aperto. Noi abbiamo visitato l’isola a fine Agosto.

Durante la Stagione delle piogge brevi (Novembre-Dicembre e Marzo-Maggio) le temperature medie sono simili alla stagione secca ma Zanzibar può sperimentare brevi e costanti rovesci di pioggia. Nella Stagione delle piogge lunghe invece (Aprile-Maggio) l’umidità è altissima e la pioggia è frequente assumendo carattere temporalesco.

Le temperature dell’acqua dell’Oceano Indiano a Zanzibar rimangono generalmente piacevoli tutto l’anno, oscillando tra i 25°C e i 29°C.

Quanto costa un viaggio a Zanzibar

Un viaggio di una settimana a Zanzibar può costare all’incirca 1400-1800€ a testa all-inclusive se si adottano le tecniche minime per viaggiare low-cost. Le spese medie potranno essere così suddivise:

  • Voli 700-800€
  • Alloggi 20-50€ a notte in hotel fascia medio-alta colazione inclusa (140-350€ a settimana)
  • Noleggio auto 400€ a settimana (da dividere per il numero di viaggiatori)
  • Attività 150-200€ a testa
  • Cibo e spese varie 150-200€ a testa

Zanzibar + Safari in Tanzania

Combinare un viaggio a Zanzibar con un Safari in Tanzania è sicuramente consigliato per rendere l’esperienza africana ancora più autentica. Qui trovi la guida completa su come organizzare un Safari in Tanzania, il nostro Safari ha avuto una durata di 7 giorni.

Sarà necessario solamente prenotare un volo interno per Arusha o Kilimanjaro da Zanzibar (o viceversa se si sceglie di fare prima il Safari), dato che la maggior parte dei Safari parte da questi due aeroporti. Il costo di questi voli generalmente non supera mai i 60€ e vengono operati dalla Flightlink o dalla Precision Air.

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