Chi non ha mai sognato di viaggiare in Patagonia? Beh per andarci hai 2 scelte…andare in Patagonia cilena, più precisamente a Torres del Paine tra guanachi, laghi turchesi e paesaggi ai confini del mondo oppure andare a Ushuaia, in Patagonia argentina. Termina qui la strada conosciuta come “Ruta fin del mundo”! Oggi voliamo in Patagonia cilena….
Che tu viaggi in coppia, da solo o in gruppo, un viaggio in Patagonia è un’esperienza che lascia il segno.
In questo articolo ti racconto come organizzarlo fai da te, risparmiando dove possibile, ma senza rinunciare alle esperienze essenziali.

Ma cosa è Torres del Paine..???
Il Parco Nazionale Torres del Paine è uno dei luoghi più spettacolari e iconici del Cile. Situato nella regione di Magallanes, nel sud del Paese, il parco si estende su una superficie di circa 181.000 ettari ed è stato dichiarato Riserva della Biosfera UNESCO nel 1978.
Il suo nome deriva dalle tre torri di granito, le famose Torres del Paine, che si innalzano maestose fino a 2850 metri di altitudine: una delle immagini più riconoscibili dell’intero continente. Il termine “Paine” significa “blu” nella lingua dei nativi Tehuelche, probabilmente in riferimento al colore cangiante delle montagne al tramonto.
Geograficamente, il parco è un mosaico incredibile di laghi glaciali, vallate, cascate, ghiacciai e steppe, con paesaggi che cambiano ad ogni curva del sentiero. Qui convivono ecosistemi estremamente diversi, come boschi australi, praterie ventose, vette innevate e ghiacciai imponenti come il Glaciar Grey, parte del Campo de Hielo Sur (la terza riserva di acqua dolce più grande del mondo).
La fauna è altrettanto sorprendente: tra gli animali più comuni si trovano i guanachi, i nandù (simili a piccoli struzzi), i condor delle Ande, i volpi culpeo e, con un po’ di fortuna, anche il rarissimo puma patagonico, simbolo silenzioso della natura selvaggia del parco.
Oltre alla sua biodiversità, Torres del Paine è anche una delle destinazioni di trekking più celebri al mondo, con percorsi come il circuito “W” e l’“O” che attirano migliaia di escursionisti ogni anno, desiderosi di mettersi alla prova in uno degli ambienti naturali più remoti e affascinanti del pianeta.
Come organizzare un viaggio a Torres del Paine
Prima di tutto: non farti spaventare dalla distanza o dai costi. Con una buona pianificazione, il viaggio è assolutamente accessibile. I punti chiave da considerare sono:
- Quando andare: il periodo migliore va da novembre a marzo, l’estate australe: giornate più lunghe, sentieri percorribili e clima (relativamente) stabile. Io ci sono stato a inizio Febbraio e, anche se il vento non manca mai, è il momento perfetto per vedere tutti i colori della Patagonia.
- Come arrivare: l’ingresso principale del parco è Laguna Amarga, ma la base operativa più comoda è Puerto Natales. Io ho raggiunto Puerto Natales con un volo per Punta Arenas (da Santiago) e poi un bus di 3 ore da prenotare in anticipo
- Quanti giorni servono: per un’esperienza completa, servono almeno 5 notti. Ideale sarebbero 6-7 giorni, così da avere margine per trekking e imprevisti meteo.
- Cibo: nel parco i prezzi sono alti e il cibo lo puoi trovare solo nei rifugi (che non sono tantissimi). Quindi porta snack, barrette energitiche e qualcosa da cucinare se stai nei rifugi o campeggi.
- Ingresso al parco: costa circa 55$, vale 3 giorni. Puoi rinnovarlo se resti più a lungo. Compralo in anticipo dal sito ufficiale del Parco.
- Dove dormire? Vedi sotto..
Escursioni e trekking consigliati
Il modo migliore per godere della Patagonia cilena è sicuramente passare 1/2 giorni a Punta Arenas e poi spostarsi a Puerto Natales in bus per iniziare uno dei percorsi a Torres del Paine e fare uno dei seguenti trekking:
✔ Base Torres, trekking di 1 giorno.
Se proprio vuoi fare solo 1 giorno all’interno del parco bisogna fare il trekking simbolo. 18 km andata e ritorno con dislivello importante, ma la vista sulle Torri è impagabile. Di solito si fa per vedere l’alba quindi si parte alle 2/3 am muniti di torcia e si sale! In alternativa consiglio comunque di partire presto, 6/7 am, per evitare vento forte e affollamento.
✔ Trekking Valle del Francés o “Circuito W”
Se hai 4-5 giorni, puoi fare anche il trekking W: dormendo nei rifugi o campeggi, è l’esperienza secondo me migliore nel parco. E’ quella che ho fatto io.
✔ “Circuito O”
Tutto il percorso ad anello nel parco, il più lungo. Metti in conto 6-7 giorni di treking, in pratica fai il Circuito W più la parte nord.

Il mio itinerario a Torres del Paine
Ecco il mio itinerario, ho fatto il “Circuito O”. Direi il compromesso migliore per vedere la Patagonia.
Giorno 1: Arrivo a Puerto Natales
Sistemazione e preparazione dello zaino da portare nel parco il giorno dopo (infatti ho lasciato le cose che non mi servivano in struttura a Puerto Natales per poi riprenderle al ritorno).
Giorno 2: Catamarano sul Lago Pehoé + trekking al Glaciar Grey
- Ho preso il catamarano da Pudeto a Paine Grande, un tragitto di circa 30 minuti tra acque turchesi e montagne spettacolari.
- Dopo aver lasciato lo zaino al rifugio, sono partito per l’escursione al Glacier Grey, uno dei ghiacciai più spettacolari del Parco.
- Tappa: Paine Grande → Mirador Grey (con possibilità di arrivare fino al rifugio Grey)
- Distanza A/R: circa 22 km (se vai solo fino al Mirador Grey: 11-12 km)
- Paesaggi: ghiacciai, laghi grigi, iceberg, vento fortissimo!
Pernottamento: Refugio Paine Grande

Giorno 3: Trekking alla Valle del Francés
- Partito presto da Paine Grande per una delle sezioni più panoramiche del W Trek: la Valle del Francés, con vista sul Glaciar del Francés e sul Mirador Británico.
- Tappa: Paine Grande → Campamento Italiano → Mirador Francés → ritorno o proseguimento a Los Cuernos
- Distanza: 20-24 km (a seconda se fai solo il Mirador Francés o spingi fino al Británico)
- Paesaggi: laghi Nordenskjöld e Skottsberg, foreste, cascate, torri verticali di roccia.
Pernottamento: Refugio Los Cuernos
Giorno 4: Trekking lungo il Lago Nordenskjöld fino a Refugio Chileno
- Tappa di collegamento molto scenografica lungo il Lago Nordenskjöld, con scorci incredibili sulle Torres del Paine da lontano.
- Tappa: Los Cuernos → Chileno
- Distanza: circa 14-16 km
- Tratto ventoso ma meno impegnativo tecnicamente, perfetto per recuperare un po’ di energie prima della salita finale.
Pernottamento: Refugio Chileno
Giorno 5: Salita alla Base delle Torres + rientro
- Partenza all’alba per arrivare alla Base Torres con la luce migliore.
- Tappa: Refugio Chileno → Mirador Base Torres → rientro a Laguna Amarga o Hotel Las Torres
- Distanza: 18-20 km A/R
- Vista finale epica: le tre Torres del Paine che si specchiano nella laguna turchese
Rientro: navetta da Hotel Las Torres a Puerto Natales

Dove dormire a Torres del Paine
Gli alloggi all’interno del parco sono TUTTI da prenotare con molto anticipo (almeno 2 mesi) e si dividono in:
- Campeggi o rifugi (Refugios) come Chileno, Grey o Cuernos: essenziali ma immersi nella natura. Le camere dei rifugi sono condivise; per dare un’idea sono simili agli ostelli nel Nord Europa. Quindi puliti, precisi e molto minimal.
- Glamping o EcoDomes: più costosi, molto più costosi! Fino a 300$ a notte.
- Hotel e lodge fuori dal parco: buona opzione se si ha l’auto o si usano tour organizzati e si vuole fare solo 1 giorno nel parco.
Noleggio auto sì o no?
Dipende. Se hai pochi giorni e vuoi massima libertà, l’auto è perfetta. Le strade sono tutte percorribili (anche se sterrate in alcuni tratti), e i panorami lungo il tragitto sono parte del viaggio. Io non l’ho noleggiata!
Curiosità: il meteo è una sfida
Il clima in Patagonia cambia ogni mezz’ora. Vento forte, sole, pioggia e di nuovo vento. Vestiti a strati, porta giacca impermeabile e copri zaino.
Io sono passato dal sole pieno al freddo gelido nel giro di 20 minuti. Ma fa parte del fascino selvaggio di Torres del Paine.

La Patagonia è…..?
Torres del Paine è una delle esperienze naturalistiche più forti che tu possa vivere. Che tu voglia fare trekking impegnativi o solo goderti i paesaggi più incredibili del Sud America, questo parco ti conquisterà!
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