Il 22 novembre 1963, gli Stati Uniti d’America furono al centro del dolore e dell’indignazione quando il presidente John Fitzgerald Kennedy fu assassinato a Dallas. Furono trovate prove che gli spari provenissero dal sesto piano del Texas School Book Depository, sul lato sinistro della strada che stava percorrendo Kennedy. JFK fu il quarto presidente assassinato nella storia americana, il primo nell’era nucleare. La morte improvvisa del leader della Nazione più potente del mondo inviò onde di shock in tutto il globo. Ma chi ha ucciso Kennedy, il presidente più amato della storia degli USA?
La morte del sospettato: Lee Harvey Oswald
I leader americani si affrettarono a calmare le preoccupazioni internazionali riguardo a una possibile guerra nucleare e ad iniziare le indagini per risalire al colpevole. Tuttavia, le indagini sull’omicidio furono complicate dalla morte di Lee Harvey Oswald, il principale sospettato, prima che potesse essere processato.
Oswald fu ucciso due giorni dopo, il 24 Novembre, nella centrale della polizia di Dallas da Jack Ruby, un cittadino titolare di un night club, che estrasse la sua pistola e lo freddò con un colpo all’addome. Oswald stava per essere trasferito infatti in prigione, ma non ci arrivò mai. Ruby era convinto di essere dichiarato innocente per l’omicidio, avendo, secondo lui, fatto “un favore” agli Stati Uniti. Dopo il processo invece, fu condannato all’elettroshock, tramutato poi in ergastolo.
Tuttavia le spiegazioni ufficiali sull’omicidio furono accolte con scetticismo dal pubblico, dando vita a una serie di controversie che persistono ancora oggi.
Grassy Knoll
Mentre i colpi riecheggiavano, alcuni testimoni che si trovavano nella Dealey Plaza vicino alla limousine presidenziale pensarono di essere nel mirino e si gettarono a terra. Credevano che i colpi provenissero dalla collina erbosa, la cosidetta Grassy Knoll, un’area a ovest dell’edificio del Texas School Book Depository sul lato nord di Elm Street, dove si trova da una recinzione in legno che divide la strada dalla ferrovia. Subito dopo gli spari, decine di persone corsero verso la ferrovia attraversando la collinetta.
Alcuni testimoni dissero di aver visto una scia di fumo tra gli alberi e, un testimone, osservò automobili sconosciute nei vagoni ferroviari e due uomini dietro la recinzione poco prima degli spari. Le autorità hanno perlustrato l’area ma hanno trovato solo mozziconi di sigarette e impronte di scarpe dietro la recinzione. La ricerca terminò quando furono trovate prove concludenti nel Texas School Book Depository.
La finestra al Sesto piano
Il Texas School Book Depository divenne immediatamente l’area di indagine principale indicata come il luogo più probabile da dove provenivano i colpi. Almeno cinque testimoni dissero di aver visto un fucile sporgere da una finestra superiore, quindi, in pochi minuti, la polizia ordinò di sigillare l’edificio e iniziò la ricerca di prove. Un appello al personale del Texas School Book Depository effettuato alle 13:03 rivelò diversi dipendenti mancanti, tra cui un impiegato di ordinazione di nome Lee Harvey Oswald. Iniziò una ricerca per trovarlo.
Gli investigatori alle 13:12 hanno trovato una barricata di cartoni dietro la finestra nell’angolo sud-est dell’edificio che è potuta servire come appoggio per un fucile di precisione. Quella stessa finestra è stata trovata mezza aperta e, dietro di esssa, sono state trovate 3 cartucce di proiettili. Al fondo dell’angolo est è stata trovata una borsa di carta servita per far entrare il fucile nell’edificio di nascosto. Su tutti questi oggetti furono ritrovate impronte di Lee Oswald.
Alle 13:22 fu trovato un fucile con montato un mirino telescopico e un caricatore tra le scatole nell’angolo nord-ovest dello sesto piano dell’edificio del Deposito Libri. Anche il possesso del fucile fu attribuito a Oswald, che era stato visto al sesto piano circa trentacinque minuti prima degli spari.
Oggi è possibile visitare il sesto piano dell’edificio, rinominato Sixth Floor Museum, che ospita una ricostruzione dettagliata della scena. Sotto la foto che ho scattato al suo interno al muro di scatole.
La Commissione investigativa
ll 29 novembre 1963, il presidente Johnson, che ricopriva la carica di vicepresidente fino a 7 giorni prima, istituì la Commissione del Presidente sull’Assassinio del Presidente Kennedy, presieduta dal capo giustizia della Corte Suprema Earl Warren, chiamata poi Commissione Warren. Il rapporto della Commissione, insieme a 26 volumi di testimonianze e documenti, furono pubblicati tra Settembre e Ottobre del 1964.
Cosa concluse la Commissione Warren
La conclusione fu che Lee Harvey Oswald, agendo da solo, uccise il presidente. Accettata inizialmente, le incongruenze del rapporto lanciarono successivamente una controversia che portò a due decenni di indagini. Tra il 1966 e il 1978 ci furono quattro esami federali separati delle prove mediche.
Collettivamente, esse, confermarono che il presidente fu colpito da due colpi sparati da dietro e rivelarono che la Commissione aveva commesso errori nella collocazione delle sue ferite. Due indagini sulle attività di intelligence a metà degli anni ’70 rivelarono che l’FBI, la CIA e il Servizio Segreto avevano tutti nascosto informazioni alla Commissione Warren.
La domanda pubblica di un’indagine congressuale indipendente aumentò. Tra il 1964 e il 1976 furono pubblicati centinaia di libri e articoli critici sul Rapporto Warren; fiorirono teorie cospirative. Nel 1976 il Congresso creò il Comitato Speciale della Camera sugli Assassini per indagare sugli omicidi di Kennedy.
Tuttavia nel 1978 il Comitato della Camera sostenne una conclusione simile a quella del 1964, cioè che Oswald uccise il Presidente, ma che faceva parte di un complotto. Il Comitato stabilì che le prove acustiche sul luogo stabilivano una probabilità del 95% che due cecchini, e non uno, avessero sparato al corteo. Due ulteriori studi acustici sponsorizzati dal Governo nel 1980 e nel 1982 confutarono però le conclusioni del Comitato della Camera e nel 1988 il Dipartimento di Giustizia annunciò che non c’erano prove “persuasive” di cospirazione, chiudendo formalmente le indagini su Kennedy.
Le Prove
Gli investigatori del Texas, l’FBI e i Servizi Segreti ritenevano tutti che ci fossero sufficienti prove per incriminare Oswald per la morte del Presidente. La Commissione Warren utilizzò il loro materiale più testimonianze aggiuntive, prove balistiche del fucile, analisi della traiettoria e dati forensi per concludere che Oswald sparò due e probabilmente tre colpi dalla finestra del sesto piano dell’edificio del Deposito di Libri.
Le prove stabilirono che due colpi causarono tutte le ferite a Kennedy (e Connally, il Governatore del Texas che era in macchina con lui) e che il sospettato uccise anche l’agente Tippit.
Le testimonianze contrastanti sul numero e l’origine dei colpi, la confusione sulla posizione delle ferite, le discrepanze nella segnalazione medica e lo scetticismo che un proiettile successivamente ritrovato “intatto” potesse causare ferite sia a Kennedy che a Connally hanno portato a una controversia sulla validità delle conclusioni della Commissione e sull’autenticità delle prove stesse.
La balistica forense
Tredici anni di libri critici, seminari e richieste pubbliche di riapertura dell’indagine portarono all’esame della Commissione Select della Camera (HSCA) tra il 1976 e il 1978. Utilizzando procedure investigative altamente scientifiche, alcune non disponibili in precedenza alla Commissione Warren, la Commissione della Camera confermò le conclusioni della Commissione secondo cui Oswald sparò al Presidente e al Governatore Connally dal sesto piano, e concordò che un proiettile ferì entrambi gli uomini.
Il report medico della Commissione Select trovò che il punto di entrata della ferita alla schiena del Presidente fosse diversi centimetri più basso rispetto all’illustrazione medica nel Rapporto Warren.
I primi resoconti stampa invece, indicavano che il Presidente fosse stato colpito nella tempia, suggerendo un colpo proveniente da davanti.
Questa presunta incongruenza riaccese i dubbi sulle prove mediche però, test scientifici eseguiti sui frammenti di proiettile trovati nella limousine, mostrarono che provenivano comunque dal fucile di Oswald e causarono la ferita alla testa.
Zaprunder film
Il film di Zapruder, noto come “The Zapruder film“, è una delle registrazioni più importanti dell’assassinio del presidente John F. Kennedy. Abraham Zapruder, un cittadino privato, stava filmando il passaggio della limousine presidenziale quando Kennedy fu colpito. Il film mostra chiaramente i momenti critici dell’assassinio, incluso il momento in cui il presidente viene colpito alla testa. La registrazione è stata utilizzata come prova cruciale nelle indagini sull’omicidio e ha avuto un impatto significativo sulle teorie del complotto sull’assassinio di Kennedy.
Il film di Zapruder, a 183 fotogrammi al secondo, è stato utilizzato dalle inchieste della Commissione Warren e della Camera per determinare il momento degli spari e le traiettorie delle ferite. Le Commissioni concordavano sulle traiettorie ma discordavano sul tempo. La Commissione Warren stimava il tempo trascorso per gli spari a 5,6 secondi, mentre la Commissione della Camera stimava 6,5 secondi.
La Commissione Warren ha concluso che ci furono 4 colpi:
- il primo colpo ha mancato l’obiettivo
- il secondo e terzo colpo: il secondo, sparato durante il fotogramma 190, ha colpito sia Kennedy sia il Governatore del Texas, John Connally. Entrambi le Commissioni hanno concordato che Connally ha avuto una reazione dopo il fotogramma 190 e, subito dopo, c’è stato il momento in cui Oswald ha sparato il suo terzo e fatale colpo che ha colpito il Presidente.
- il quarto colpo: la Commissione della Camera ha riferito che probabilmente c’è stato un quarto colpo, sparato durante il fotogramma 295, che ha mancato entrambi gli uomini.
Chi ha ucciso Kennedy? Le teorie del complotto
Una società scientifica indipendente assunta dal Comitato della Camera esaminò infatti il nastro della polizia e condusse una rievocazione degli spari il 20 agosto 1978. Spari provenienti dalla finestra del sesto piano e dal piazzale erboso furono registrati da microfoni a Dealey Plaza. Questo test, insieme a un’analisi raffinata da parte di scienziati acustici del Queen’s College, portò alla determinazione che il nastro aveva registrato quattro colpi d’arma da fuoco all’ora dell’assassinio; i colpi uno, due e quattro provenivano dalla finestra del sesto piano, con una probabilità del 95% che il terzo colpo provenisse da dietro la recinzione al piazzale erboso, il Grassy Knoll.
Questo è stato un fattore principale che ha portato il Comitato della Camera a concludere che l’assassinio faceva parte di una cospirazione. Tali analisi acustiche furono messe in dubbio nel 1980 dopo i test dell’FBI e svalutate nel 1982 dall’Accademia Nazionale delle Scienze.
Successivi studi sponsorizzati dal Governo contestarono la determinazione acustica del Comitato della Camera di un secondo tiratore, minando così la sua principale base per una sentenza di cospirazione.
Il Dipartimento di Giustizia ha chiuso quindi ufficialmente l’indagine nel 1988 riconoscendo nessuna evidenza “persuasiva” di una cospirazione.
Chi c’era dietro alle teorie del complotto
Gruppi e individui posti sotto sospetto includono i governi di Cuba e dell’Unione Sovietica, sostenitori e oppositori di Castro, la criminalità organizzata del mafioso Marcello, gli interessi petroliferi americani conservatori, fazioni domestiche di destra e razziste, l’esercito degli Stati Uniti, l’FBI, la CIA, il Secret Service, il Dipartimento di Polizia di Dallas, leader governativi e perfino extraterrestri.
Alcuni critici hanno sostenuto che Oswald non fosse coinvolto nel crimine. Le speculazioni su un “doppio” di Oswald portarono all’esumazione del suo corpo nel 1981. Il Comitato della Camera esaminò diverse teorie del complotto e concluse che i cospiratori più probabili erano individui nel movimento anti-Castro o individui associati alla criminalità organizzata. Il Comitato criticò la Commissione Warren e le sue agenzie investigative per non aver approfondito la questione di una possibile cospirazione, ma non trovò coinvolgimento governativo americano in un complotto.
Molto probabilmente Oswald agì da solo, ma sicuramente la verità si è autodistrutta il 24 Novembre, quando Oswald stesso fu assassinato.
A questa pagina, tutti gli itinerari dei miei viaggi negli Stati Uniti d’America.
Per tutte le info ed i documenti necessari per recarsi negli USA, consultare qui.